L’arresto del vice presidente del Consiglio Regionale lombardo Nicoli Cristiani, del Pdl, ha avuto l’effetto di una bomba al Pirellone.
L’ex assessore regionale, insieme ad altre nove persone tra politici e imprenditori, è accusato dicorruzione e traffico illecito di rifiuti. In casa sua sono stati trovati infatti centomila euro in contanti che i magistrati della procura di Brescia sospettano siano il frutto di una tangente pagata per ammorbidire i controlli dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente. Sequestrati anche due cantieri della Brebemi, la nuova direttissima Milano-Brescia, a Cassano d’Adda e a Fara Olivana con Sola, nel bergamasco. Leggi il resto dell’articolo